La nostra STORIA

Sin da ragazzi, noi promotori della L.O.R., attratti dai colori, dal canto melodioso, dal volo di cardellini, verzellini e silvani necessitavamo nei confronti delle nostre famiglie di raggiungere delle piccole conquiste; quella di cui si sentiva il maggiore bisogno era di avere uno spazio da riservare alla nostra passione; e una volta ottenuto lo invadevamo con gabbie (molto spesso autocostruite) e con prodotti e alimenti di fortuna per accudire i nostri amici alati.
In età adulta ci si ritrova a “riflettere” sulle passioni dell’infanzia: uno di noi è un affermato veterinario specializzato in ornitologia, e l’altro spende il suo tempo libero dedicandolo completamente al suo hobby spesso in giro per il mondo per lavoro, frequenta i mercatini e i negozi del settore per acquistare uccelli di ogni razza e colore.
Tutto questo si è dovuto scontrare spesso con la realtà della vita. Ed infatti nel corso degli anni piu volte ci furono battute d’arresto anche prolungate, il motivo ricorrente erano gli insuccessi di chi doveva accudire i nostri beniamini per nostro conto, durante le nostre assenze; ma la passione rimaneva latente fino a quando non ti veniva chiesto: “papà compriamo una coppia di uccellini?”. Questa domanda cancellava anche le esperienze più negative…tutto questo circa 17 anni fa.
Inevitabile l’incontro con il veterinario specializzato in ornitologia, talentuoso, sognatore e appassionato allevatore. Lunghe giornate passate parlare di benessere degli uccelli di compagnia, a cercare di capire e prevenire ogni potenziale problema a cui un allevamento amatoriale poteva andare incontro. Analizzando le reciproche esperienze, su di un punto si trovarono perfettamente d’accordo: “l’alimentazione” ovvero il fattore determinante per mantenere in ottima salute i nostri animali…da qui inizia la storia del Laboratorio Ornitologico Reggiano.

 

La scommessa diventò la ricerca di un alimento (Unifeed, o piatto unico) talmente raffinato e bilanciato che permettesse di soddisfare le esigenze nutrizionali in ogni momento della loro vita, e che fosse valido per la più vasta gamma di uccelli ornamentali già presenti nei nostri allevamenti aviari. Correva l’anno 2000 sembrava che il nuovo millennio dovesse portare grandi cambiamenti, nel nostro piccolo cominciammo la sperimentazione fiduciosi di raggiungere il risultato che ci eravamo prefissati. Negli anni coinvolgendo sempre un maggior numero di illuminati allevatori, con molte soddisfazioni ed anche qualche piccola delusione, raggiungemmo nelle stagioni cove 2005 e 2006 le prime grandi soddisfazioni. Realizzammo infatti la riproduzione di uccelli rarissimi, esotici, frugivori, insettivori, psittacidi e fringillidi alcuni dei quali mai riprodotti in cattività.
Al raggiungimento di tale risultato ci trovammo di fronte ad una scelta: utilizzarlo e sfruttarne le potenzialità nei propri allevamenti aviari o condividere con altri l’innovazione mettendola a disposizione di tutti.


Nel 2009 nasce il Laboratorio Ornitologico Reggiano come azienda di produzione di mangimi composti (Unifeed) immettendo sul mercato una innovazione epocale mirata al benessere degli uccelli ornamentali, oggi siamo sicuri di aver vinto al scommessa che 10 anni prima sembrava solo un sogno irrealizzabile e ancor più felici di poterla condividere con tutti.

La nostra MISSIONE

Nello svolgere la professione in prima linea di veterinario specializzato in uccelli esotici mi resi conto dell’importanza del fattore alimentare nel computo dei fattori che influenzano la buona riuscita di un allevamento. Era il 2000, con l’evoluzione della medicina aviare e della farmacologia, gran parte delle patologie nei nostri allevamenti poteva essere fermata; eppure la maggior parte degli impianti gestiti con scrupolo e con elevati standard igienici risultavano comunque essere fallimentari per numero di soggetti portati a termine. Fu sufficiente dare una sbirciata agli altri settori zootecnici per accorgersi che l’ornitologia italiana e mondiale era all’età della pietra.
Ci si rese conto della necessità di fornire un unico alimento, non tanto per un risparmio di tempo nella gestione (vantaggio importante ma secondario) ma piuttosto per poter finalmente avere dei dati sui fabbisogni alimentari nella cenerentola delle branche della zootecnia: l’ornitologia. Potendo somministrare un alimento uniforme (togliendo quindi all’uccello la capacità di discernere) fu possibile iniziare la sperimentazione ed individuare con esattezza per le varie specie i fabbisogni in proteine, in grassi, in fibra, ecc. e dosare in modo preciso macro e microelementi (vitamine, metalli,ecc); fu possibile identificare ad esempio i dosaggi per kg di alimento di elementi che non si potevano sciogliere nell’acqua perché insolubili e per i quali la somministrazione accanto alle sementi avrebbe falsato i risultati; in una frase fu possibile infine uscire dalla “superstizione” ed entrare nella scienza.


A livello industriale l’animale viene completamente assoggettato alla volontà dell’uomo, alla produttività, l’allevamento intensivo stravolge spesso le abitudini comportamentali (con sovraffollamenti giustificati solo dal dio denaro), ma una cosa è rispettata, un fattore è rispettato in modo maniacale: l’alimentazione. Gli animali vengono visti come macchine ed il cibo rappresenta il carburante; se il carburante è quello idoneo la macchina avrà delle prestazioni, in caso contrario tutto il castello crollerà (questo è il principio basilare dell’allevamento intensivo). Qui non si vuole fare l’apologia dell’allevamento industriale che per un allevatore appassionato come il sottoscritto che cerca di alloggiare gli animali in voliere il più confortevoli possibile non può che rappresentare un argomento fastidioso, qui si tratta di capire il vantaggio di un’alimentazione bilanciata e di traslarla nei nostri allevamenti amatoriali con l’indubbio vantaggio sulla salute, longevità e produttività accanto al rispetto per l’animale che dovrebbe contraddistinguere ogni ornitofilo.


Grazie alla mia professione, ad un imprenditore lungimirante e a diversi allevatori illuminati fu possibile unire risorse, energie e competenze per sviluppare in un decennio quello che da mezzo secolo ci viene promesso da Università o da ditte mangimistiche: la creazione dell’unifeed o piatto unico.
La LOR (Laboratorio Ornitologico Reggiano) si presenta oggi ad allevatori ed appassionati sicura di avere portato a termine questo ambizioso progetto.